La voce dopo una notte insonne

La voce dopo una notte insonne

Quando ci si approccia allo studio del canto è ancora molto sottovalutato il peso che il sonno, e soprattutto una notte insonne ha nell’igiene vocale.

Spesso non è un caso che la voce la mattina presto non sia limpida, o che si cerchino di posticipare il più lontano possibile dal risveglio le prove o le performance vocali, proprio perché la mattina la voce “ non risponde”.

In realtà in un soggetto sano non dovrebbe essere così: la voce dopo un piccolo vocalizzo di vibrazione dovrebbe funzionare anche nelle prime ore del mattino, dove a volte in sede di allestimento viene anche programmata una prova dal teatro (primo orario utile, le 10).

Ma da cosa dipendono le difficoltà della voce la mattina? Dal reflusso gastroesofageo in prima battuta, ma soprattutto dall’insonnia, intesa come carenza o mancanza di fluidità del sonno. Esistono tre tipi di notte insonnie, e tutte e tre hanno delle ripercussioni sulla nostra voce e soprattutto sul nostro appoggio e sostegno del fiato.

Ecco i principali sintomi dell’insonnia:

  • Difficoltà a prendere sonno
  • Risvegli frequenti ed intermittenti
  • Risveglio anticipato e di conseguenza un limitato numero di ore di sonno dormite

Qual è il problema più grave dell’insonnia con la voce

Il problema più grave dell’insonnia per la voce sta proprio nel numero effettivo di ore consecutive in cui si riesce a dormire. Nelle otto ore canoniche, la voce ha il tempo di rigenerarsi, le corde vocali riacquistano il giusto grado di riepitilizzazione e soprattutto l’apparato gastrointestinale non si tenderà eccessivamente permettendo al diaframma di effettuare il movimento massimo che teoricamente dovrebbe avvenire proprio al mattino, dopo lo svuotamento intestinale.

I sintomi dell’insonnia impediscono invece al fiato ed al battito cardiaco di rallentare. Costringono il cuore ad un eccessivo sforzo dopo un breve tempo di recupero, e non permettono quindi al corpo di recuperare la fatica spesa durante il giorno.

È da notare come sia quindi fondamentale il tempo di “silenzio” che il nostro sonno porta con sé riequilibrando il peso e la spinta che l’aria svolge nel corpo durante l’emissione vocale.

Nel momento del sonno il nostro respiro rallenta e si approfondisce, tutta l’area dello stomaco e dell’intestino viene interessata e l’ossigeno presente nel sonno “buono”, profondo e duraturo, prende il suo tempo per espandersi in posizione supina e inconsapevole.

Non dimentichiamo infatti che durante le ore di sonno il nostro diaframma si muove indisturbato, senza alcuna sollecitazione neurologica fonatoria, e riacquista quindi quella serenità che gli consentirà di affrontare una nuova giornata.

Una notte insonne è quindi profondamente nociva per la voce, specie se si trascina per più notti a causa di stili di vita errati (troppi pasti dopospettacolo, andare a letto ad un orario troppo tardo, bambini piccoli in casa che impediscono una notte di sonno consecutiva).

Quali rimedi per la voce dopo una notte insonne

Si può ovviare a questi sintomi solo costruendo degli effettivi tempi di recupero, anche durante il giorno. Per esempio per le neomamme cantanti è molto importante dormire quando dormono i bambini, seguendo i loro orari, per mantenere un’elasticità diaframmatica che permetta loro di continuare a lavorare.

Lo stress dell’attività artistica inoltre produce una grande insonnia, e aumenta l’ulteriore difficoltà fisica aggiungendovi uno stress psicologico non indifferente.

Non bisogna sottovalutare i sintomi dell’insonnia di conseguenza. Innanzitutto si iniziano ad avvertire con un battito del cuore estremamente accelerato al momento del risveglio (tachicardia), che prosegue poi per l’intera giornata.

È inoltre estremamente salutare programmare giornate “vuote”, o “leggere” per rimettere in sesto i sintomi dell’insonnia, in quanto il ritmo circadiano potrebbe probabilmente riassestarsi dopo tre/quattro giorni di una sensazione maggiormente leggera e destressante della propria vita.

Come rimuovere i sintomi dell’insonnia?

Se perdurante occorre rivolgersi ad uno specialista del sonno, una figura che possa occuparsi di decidere se somministrare farmaci anche per breve periodo in modo da permettere al paziente di riscoprire l’addormentamento.

Esistono tuttavia diversi rimedi naturali per affrontare l’insonnia. I complessi di camomilla, verbena, melissa, passiflora se assunti con regolarità sono molto importanti e rappresentano un ottimo modo per preparare il corpo ad un maggiore senso di de-stress.

Inoltre sembra una sciocchezza ma anticipare l’orario del sonno rappresenta un vero toccasana per il nostro corpo: è decisamente meglio dormire dalle 22 alle 9 che dalle 24 alle 10, proprio per un recupero “fresco” delle ore di sonno, e per permettere alla nostra mente di “staccare” prima con tutti gli stress che ne frenano e rappresentano la pressione cicardiana.

Un corpo riposato si sveglierà, vibrerà con le labbra senza nemmeno bisogno di un caffè (grande acidificante), ed inizierà a cantare senza sforzo alcuno.